AREA ECOGRAFICA
Infiltrazione della spalla: periartrite
Indicazione e descrizione delle procedure ecoguidate nella regione della spalla.
La spalla è un sito soggetto a numerosi insulti meccanici e condizioni infiammatorie che richiedono prelievi di tessuto a significato diagnostico ed iniezioni terapeutiche.
L'iniezione intra-articolare della spalla deve tuttavia essere presa in
considerazione dopo il fallimento di altri tentativi terapeutici come la
fisioterapia o i FANS.
Le condizioni patologiche più frequenti che richiedono un
iniezione nell'articolazione gleno-omerale sono l'osteoartrite, la
capsulite adesiva e l'artrite reumatoide.
Per l'articolazione acromio-clavicolare, le procedure di aspirazione ed
iniezione devono essere praticate per la diagnosi ed il trattamento
dell'osteoartrite e dell'osteolisi clavicolare distale.
Le iniezioni scapulotoraciche sono riservate per l'infiammazione delle
bursa.
Articolazione Gleno-Omerale
L'Articolazione
gleno-omerale rappresenta l'articolazione tra l'omero e la fossa
glenoide ed è l'articolazione piu mobile di tutto il corpo.
Questa articolazione non è una vera e propria enartrosi.
È stabilizzata da un elevato numero di muscoli e legamenti,
fra cui i quattro muscoli della cuffia del rotatore (sopraspinato,
infraspinato, piccolo rotondo e sub-scapolare) che servono da
stabilizzatori dinamici dell'articolazione. Stabilizzatori statici sono
la capsula articolare, il labbro glenoide ed il legamento gleno-umerale.
Le tre indicazioni principali per le iniezioni nell'articolazione
gleno-omerale sono:
- l'osteoartrosi,
- la capsulite adesiva
- l'artrite reumatoide
L'articolazione gleno-omerale può essere infiltrata con un
approccio anteriore, posteriore, e superiore. Quello anteriore e
posteriore sono i più utilizzati.
I principali riferimenti anatomici per l'infiltrazione in questo sito
sono la testa dell'omero, il processo coracoide e l'acromion.
L'iniezione ecoguidata in questa articolazione viene effettuata su un
paziente in decubito laterale opposto alla spalla da trattare e la
sonda ecografica è posizionata in modo da ottenere una
sezione assiale posteriore dell'articolazione identificata attraverso
la glene, il labbro, la faccia posteriore della testa omerale e la
capsula articolare gleno umerale posteriore coperta dal tendine
sovraspinoso. L'ago segue tangenzialmente la curvatura della testa
omerale.
Una rotazione esterna permette di accumulare il liquido all'interno del
recesso posteriore. Se fosse necessario, l'iniezione può
essere praticata per via anteriore infiltrando il recesso bicipitale.
Articolazione Acromio-Clavicolare
L'articolazione acromio clavicolare è una diartrosi che
connette l'acromion alla clavicola distale. Il legamento
acromio-clavicolare è debole e garantisce poca
stabilità articolare. Il legamento coracoclavicolare, al
contrario, garantisce un supporto strutturale maggiore
all'articolazione ed è il principale legamento danneggiato
durante una distorsione acromio-clavicolare (lussazione
acromio-clavicolare).
Le indicazioni per le infiltrazioni in questa articolazione includono
l'osteolisi clavicolare distale, e l'osteoartrosi.
L'articolazione acromio-clavicolare è di facile acceso.
L'approccio può essere postero superiore sul paziente seduto
di schiena rispetto all'operatore.
Articolazione sterno clavicolare
L'articolazione sterno-clavicolare è formata dall'incontro fra l'estremità sternale della clavicola, la faccia articolare del manubrio dello sterno e la prima cartilagine costale. Questa articolazione viene infiltrata con un approccio anteriore che permette di identificare facilmente l'interlinea articolare (superficie articolare) e di controllare visivamente la progressione dell'ago in profondità.
Le infiltrazioni prevedono l'utilizzo di Acido Jaluronico a medio peso molecolare (1,3-1,5MDalton), un gel sterile
di sodio Jaluronato che permette di utilizzare aghi relativamente sottili, in modo da ridurre al minimo il traumatismo dell'iniezione.